Riflessioni per un “centenario”

“Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini: seguire i propri sogno è imparare a essere se stessi, condividendo con gli altri la magia di quella scoperta.”

Sergio Bambarèn

Sono iscritto al Moto Club Roma da poco più di un anno e provo grande soddisfazione ad appartenere al moto club più antico della capitale, nonchè uno dei  più vecchi d’Italia, però il primo pensiero che mi passa per la mente quando penso al MCR è quello di un gruppo di persone che non sono semplicemente consociate in un moto club perchè unite da una grande passione per le due ruote, ma che sono soprattutto legate da  profonda amicizia.

Durante una delle ultime serate del Giovedi,  frequentate regolarmente dallo “zoccolo duro” del MCR , a cui partecipo con grande piacere, ho avuto la conferma della mia impressione perchè si è discusso lungamente per scegliere il tipo di manifestazioni da organizzare in occasione del centenario del MCR e sul senso e significato del MCR; pur esprimendo punti di vista molto differenti e facendo proposte di vario tipo, è emersa la volontà di condividere le scelte e una gran voglia di stare insieme legati da questa bellissima passione per le due ruote.

Mi sono accostato al motociclismo solo da adulto e, con il passare del tempo, mi sento spesso ripetere che dovrei rinunciare a questa attività pericolosa e fisicamente impegnativa, ma solo chi condivide con me questa passione può comprendere cosa significhi compiere un viaggio, più o meno lungo, sulle due ruote; spostarsi in moto significa, per me, provare un grande senso di libertà, e farlo in gruppo aggiunge la sensazione di poter contare sui tuoi compagni di avventura per affrontare meglio la strada e le sue insidie. Durante un viaggio in moto il contatto con la natura ti permette di vivere intensamente il paesaggio che ti circonda godendo di tutti i profumi e i colori che ti scorrono accanto, la moto ti trasmette una piacevole sensazione di potenza e puoi sentire il calore del sole o l’aria gelida di una giornata invernale, è il tuo corpo che conduce il mezzo meccanico, sei protagonista assoluto della strada, tutt’uno con l’ambiente che ti circonda. Le serate al MCR mi permettono di condividere questo mio sentire con chi è in grado di comprenderlo e, in un epoca che va di corsa e non ci lascia il tempo per pensare,  mi consentono di assaporare la bellezza dei rapporti tra persone con passioni comuni e mi danno  il piacere di condividere esperienze sapendo di essere compreso.

Nella difficoltà di creare relazioni umane, tipica del nostro tempo,mi da un grande senso di appagamento sapere di appartenere ad un gruppo che lavora  per conservare e trasmettere i valori dello stare bene insieme condividendo una grande passione.

       

Giovanni Di Donato